lunedì 12 agosto 2019

La terra di Barbiana per la Terra di Tutti


Per esplorare il tema del Festival Tuttestorie di quest'anno - la TERRA - gli organizzatori hanno lanciato una proposta intitolata: “TERRA DI TUTTI. Impasto teatrale di Terra Mia e Terre Lontane”:

L'invito, rivolto a tutti gli amici del Festival, è quello di donare un sacchetto contenente la terra lontana in cui si vive, la propria terra natìa; o la terra dalla quale si è stati accolti, o in cui ci si trova in viaggio, che è natìa per altri che lì si è incontrati.

Nei giorni del Festival, una grande conca piena di terra apparirà nel piazzale dell’EXMA. Sarà la Terra Nostra, terra sarda arricchita dalle terre natìe che porteranno e verseranno gli scolari che raggiungeranno il Festival da tutta l’Isola.

Accanto alla Terra Nostra, un’installazione mostrerà il raccolto di Terre del Mondo: le terre che arriveranno con le spedizioni, così da raccontare da dove arrivano e quali rotte hanno percorso per raggiungere il Festival.

Nel finale, una danza teatrale di Bambini Terribili verserà le Terre Lontane nel gran mucchio di Terra Nostra, finché queste terre, mescolate assieme, saranno diventate Terra di Tutti.
E poiché sarà Terra di Tutti, tutti potranno portarla a casa e piantarvi fiori; o spargerla come concime nei loro giardini, che daranno fiori di Tutti; o farne ciò che vorranno per onorarne la forza e averne bene.

Io, da maestra, ho voluto rispondere a questa "chiamata", con la terra che ha accolto l'esperienza scolastica di Don Milani, raccolta da me e da Agostino Burberi, uno dei primi sei scolari del Priore, durante la mia visita a Barbiana del 10 agosto. 

Mi sembrava molto bello che il Festival Tuttestorie potesse arricchirsi della terra in cui Don Lorenzo ha costruito con i suoi scolari una scuola straordinaria diventata esempio per i suoi metodi innovativi e per il suo impegno a sostenere gli ultimi e a formare uomini liberi.

Agostino, poi, è nato proprio a Barbiana. Ed è lì, in quella terra, che a 8 anni ha incontrato chi, guidato dal motto "I care" (me ne importa, mi sta a cuore), avrebbe offerto alla sua vita opportunità sconosciute.

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