venerdì 4 novembre 2016

Noi genitori: Se la vita è un enigma le soluzioni possono essere infinite

Post di Simona Banci

Ci risiamo!! 
In questa scuola niente è come sembra e tutto è molto più profondo, stimolante, accattivante, oserei dire capovolto...
Le mura, le aule, i libri, i programmi, il personale, sono ugualmente visibili a tutti, ma solo a chi osa aprire la mente ed è capace di guardare lontano è data la facoltà di cogliere il miracolo che ogni giorno una maestra compie sui suoi bambini.
Venerdì 28 ottobre. 
Un soleggiato pomeriggio autunnale mi accompagna mentre mi reco a scuola per partecipare alla riunione per l’elezione del rappresentante dei genitori nei Consigli di interclasse, con l'aspettativa di un normale genitore di vivere le candidature, la discussione, la votazione, la partecipazione (nella nostra classe sempre molto attiva e coinvolgente).
E tutto ciò è stato. 
Anche.
Ma in verità molto altro. 
Ciò che ho vissuto.
L’emozione che vive ogni giorno mia figlia quando oltrepassa la porta della sua aula: una magia che ti invade; una serenità che ti accoglie; una voglia sfrenata di metterti in gioco; il risveglio della curiosità...quando stupita mi sono ritrovata studentessa alle prime armi a cercare di decifrare un problema talmente evidente che io, adulta ipnotizzata e standardizzata, non sono riuscita a risolvere; l’apogeo della meraviglia...quando, di fronte alla geniale quanto semplice soluzione, vengo indotta a riflettere su come il pensiero degli adulti e il loro modo di ragionare, sia omologato (duro colpo per una persona che nella vita ha cercato di conformarsi il meno possibile!!!)
La nostalgia dei colori con cui i bambini vedono la vita rispetto alla sbiadita realtà, senza fantasia, che noi adulti ci costruiamo.
La semplicità nell'esprimere il proprio pensiero senza rimanere intrappolati dalle certezze confezionate da altri.
La necessità di insegnare ai bambini ad andare oltre gli schemi precostituiti (possibilmente cercando di presentargliene il meno possibile!), latori dei limiti, condizionamenti e certezze che bloccano le infinite potenzialità dell’intelligenza e chiudono le porte alla genialità, poiché - nel tentativo di cercare la “soluzione”, la “regola”, quella standard, definita e riconosciuta valida - impediscono al cervello di esplorare strade alternative, indefinite, quasi improbabili…
Può sembrare un paradosso, quasi un’assurdità, che una maestra impieghi tutte le sue energie per evitare di fornire ai bambini le risposte, quelle giuste, belle e preconfezionate; per non ingabbiare il loro pensiero; per non abituarli ad uno studio esclusivamente mnemonico; lasciando gli stessi liberi di pensare e ragionare, di porsi domande e di ricercare tutte le possibili soluzioni, anche quelle che possono sembrare contrarie al sentire comune.
E’ bastato un quesito logico-matematico per palesare l’approccio e le potenzialità di una simile scelta educativa.
Lo stesso metodo vale, peraltro, per tutte le discipline.
Una classe capovolta va semplicemente letta all'incontrario!
E se pensate che ciò sia poco o addirittura folle, chiedetevi: “per quanto tempo è per sempre?”
E lei vi risponderà: “a volte solo un secondo!”

P.S. Ovviamente siamo riusciti anche a votare ed eleggere la nostra rappresentante che, grazie ad un gruppo di genitori unito e affiatato, al valore attribuito alla continuità e alla disponibilità della persona, anche per quest’anno è la nostra carissima Debora!

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