La nostra prima giornata in didattica a distanza di quest'anno inizia con una mozione di T., seguita alla condivisione dell'organizzazione a cui si è fatto spazio nella fase di apertura, all’interno dell’ora dedicata alle attività trasversali.
- Maestra, ma lo possiamo avere un tempo solo per noi, per parlare, per condividere delle cose nostre?
Io rispondo ricordando che hanno lo spazio "Chiacchiere in libertà" e che anche questi primi cinquanta minuti sono proprio come il nostro tempo al mattino in cui, con il programma della giornata e la lettura del libro (al momento, Lucy), ci sarà sempre anche il tempo dedicato alle condivisioni.
- No, maestra - riaccende il microfono - ma io intendo proprio una videoconferenza tutta per noi, per parlare direttamente e poterci mostrare le nostre cose.
Mi rendo conto che ha ragione. Chiacchiere in libertà è uno spazio di comunicazione asincrona e qui ci siamo sempre noi.
Io rispondo ricordando che hanno lo spazio "Chiacchiere in libertà" e che anche questi primi cinquanta minuti sono proprio come il nostro tempo al mattino in cui, con il programma della giornata e la lettura del libro (al momento, Lucy), ci sarà sempre anche il tempo dedicato alle condivisioni.
- No, maestra - riaccende il microfono - ma io intendo proprio una videoconferenza tutta per noi, per parlare direttamente e poterci mostrare le nostre cose.
Mi rendo conto che ha ragione. Chiacchiere in libertà è uno spazio di comunicazione asincrona e qui ci siamo sempre noi.
Già... ciò che chiede T. è qualcosa a cui non abbiamo proprio pensato.
Mentre la testa è già impegnata a riflettere, spiego che per una questione di sicurezza - e illustro i possibili rischi - da soli in videoconferenza non possiamo proprio lasciarli.
Tuttavia, subito dopo, con uno sguardo d'intesa con Chiara, la tirocinante presente con noi, mi dico che questo è un bisogno che non si può proprio non accogliere. In quattro e quattr'otto propongo di integrare quindici minuti liberi a fine attività, dove però saremo presenti da esterne: videocamera e microfono spento.
T. Accetta. Il compromesso lo convince. È soddisfatto. E tutti sono felici con lui.
Così alle 12:00, completate le attività, i gruppi hanno potuto ritrovarsi, noi abbiamo assunto uno sguardo esterno e sullo schermo sono comparsi altri spazi della casa, animali, costruzioni, PlayStation... Di tutto di più.
Non tutti sono tornati in plenaria. Forse la decisione presa in itinere non è stata chiara. O, forse, le famiglie si erano già organizzate su questi orari.
Da domani, tuttavia, un nuovo quarto d'ora entrerà stabilmente nella nostra organizzazione e l'appuntamento sarà nella videoconferenza dello spazio "Chiacchiere in libertà".
Anche questa non è un'idea nostra. È arrivata da V., una delle nostre bambine, e ci è piaciuta subito. Uno spazio dedicato anche "fisicamente" e distinto da quello delle attività.
Che dire? Al solito condividere il programma e tutta l'organizzazione con i bambini non può essere un solo presentare e io sono felicissima ogni volta che loro ci aiutano a vedere ciò che sfugge al nostro sguardo.
Mentre la testa è già impegnata a riflettere, spiego che per una questione di sicurezza - e illustro i possibili rischi - da soli in videoconferenza non possiamo proprio lasciarli.
Tuttavia, subito dopo, con uno sguardo d'intesa con Chiara, la tirocinante presente con noi, mi dico che questo è un bisogno che non si può proprio non accogliere. In quattro e quattr'otto propongo di integrare quindici minuti liberi a fine attività, dove però saremo presenti da esterne: videocamera e microfono spento.
T. Accetta. Il compromesso lo convince. È soddisfatto. E tutti sono felici con lui.
Così alle 12:00, completate le attività, i gruppi hanno potuto ritrovarsi, noi abbiamo assunto uno sguardo esterno e sullo schermo sono comparsi altri spazi della casa, animali, costruzioni, PlayStation... Di tutto di più.
Non tutti sono tornati in plenaria. Forse la decisione presa in itinere non è stata chiara. O, forse, le famiglie si erano già organizzate su questi orari.
Da domani, tuttavia, un nuovo quarto d'ora entrerà stabilmente nella nostra organizzazione e l'appuntamento sarà nella videoconferenza dello spazio "Chiacchiere in libertà".
Anche questa non è un'idea nostra. È arrivata da V., una delle nostre bambine, e ci è piaciuta subito. Uno spazio dedicato anche "fisicamente" e distinto da quello delle attività.
Che dire? Al solito condividere il programma e tutta l'organizzazione con i bambini non può essere un solo presentare e io sono felicissima ogni volta che loro ci aiutano a vedere ciò che sfugge al nostro sguardo.
Beh... come primo giorno in didattica a distanza non possiamo che essere soddisfatti. Ora seguiranno le attività autogestite.
Certo è che poter vedere gli effetti dell'esperienza a un anno di distanza è veramente interessante. Che questa quarantena avesse anche questo scopo? Chi lo sa…
I bambini, comunque sia, dai loro otto anni, sono stati davvero straordinari, sia in termini di autonomia che di maturità. E questo va detto.
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