venerdì 5 marzo 2021

Verso la Giornata dei Giusti dell'umanità: riflessioni sull'essere DIFFERENZA nella vita; in classe con Pierluigi Carta e i Giusti sardi.

 
Dopo un anno, ieri abbiamo accolto di nuovo in classe un ospite in presenza: Pierluigi Carta, ex Sindaco della nostra città, conoscitore e cultore della memoria e della legalità.
Un incontro dedicato ai Giusti tra le nazioni, che ha consentito di riprendere un percorso lasciato in sospeso lo scorso anno quando, a ridosso del lockdown, e dopo aver incontrato Gioia Bartali, ci accingevamo alla piantumazione di un albero dedicato a suo nonno: Gino Bartali.
Così, ieri, dopo esserci occupati nei giorni precedenti di rintracciare i Giusti in tutte le storie incontrate sin dalla prima, ci siamo dedicati interamente al tema della giustizia e ai cittadini sardi riconosciuti Giusti tra le nazioni dall'Ente nazionale per la memoria della Shoah a Gerusalemme: lo Yad Vashem. Si tratta di Salvatore Corrias, Girolamo Sotgiu e Bianca Ripepi, e dell'Iglesiente Vittorio Tredici. Tutte persone che hanno messo a rischio la propria vita, senza interessi personali, al fine di salvare quella degli ebrei dal genocidio nazista.

 
 
 
Il nostro percorso, proprio come pensato dalla Legge 212 del 20 dicembre 2017, che ha assunto quella del Parlamento europeo, voluta da Gabriele Nissim, è stato proposto andando oltre i Giusti di Israele, per concorrere a costruire la consapevolezza di come ogni persona debba ritenersi chiamata in causa, in ogni tempo e in ogni luogo, contro l'ingiustizia a favore della dignità e dei diritti umani.
Al centro delle riflessioni: la responsabilità, l'impegno a essere testimonianza e la capacità di costruire dentro di noi un senso di giustizia che sappia guardare all'umanità, sopra qualunque legge dell'uomo.
Il coinvolgimento dei bambini, oggi di otto anni, è stato altissimo. Ancora una volta hanno mostrato grande attenzione e sensibilità nei confronti di questi temi che riteniamo fondamentali nel nostro costruire cittadinanza e che ritornano ogni volta che i fatti del mondo, i vissuti e le ricorrenze che consideriamo centrali ce ne danno occasione.
In classe è risuonata ancora la parola indifferenza, con la consapevolezza che ognuno è chiamato a fare la cosa giusta al momento giusto e che è in quel momento che al girarci dall'altra parte, possiamo scegliere di essere differenza.
 
 
La conclusione del percorso è stata affidata alla visione del video: Il Giudice dei Giusti, di Emanuela Audisio e Gabriele Nissim.
"L'esempio dei Giusti rappresenta la più importante eredità morale per le nuove generazioni, affinché il male possa essere combattuto ogni volta che si ripropone nella storia."

Abbiamo un progetto in cantiere, che questo tempo di pandemia e le nuove conoscenze ci hanno dato modo di far maturare oltre la proposta iniziale; perciò, questo incontro vogliamo guardarlo come un prezioso contributo a qualcosa che è tempo che nasca.

Grazie Pierluigi per aver accolto il nostro invito, per averci consegnato storie vicine a noi che non conoscevamo e, soprattutto, per il tuo essere testimonianza.

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