venerdì 11 giugno 2021

Crescono bambini, nascono maestre

 
 
Ma quante sono queste studentesse?, si chiederà qualcuno incontrando un nuovo post di saluto. Ed è così. Ne sono passate tante nella nostra classe e tante ne passeranno ancora. Sono le future maestre che scelgono di conoscere la scuola con il nostro modo di guardarla. 
Classe-comunità, bassa direttività, apprendimento collaborativo, assenza di voti e di ogni forma di giudizio, apertura al mondo, autovalutazione e colloqui con i bambini... E tempi invisibili. Tanti.
 
Scelgono e restano perché, come mi è stato detto ancora, se è vero che il desiderio iniziale è quello di conoscere più realtà, quando ciò che vedi è la scuola che cercavi, è quello in cui ti riconosci, resti.
 
E così succede che le studentesse diventino delle vere e proprie compagne di viaggio. Quelle a cui consegnare l'intenzionalità che guida ogni scelta; quelle con cui condividere pezzi importanti, e insieme osservare e riflettere, con attenzione alla bellezza che nasce e che dà senso al nostro mestiere, ma anche alle difficoltà che non si possono nascondere.
Perché con certe scelte, le forze contrarie sono tante di più, e anche il rischio di solitudine. E queste sono cose da guardare in faccia.
 
Giovedì è stato l'ultimo giorno di Claudia. Dopo un tirocinio alternato tra didattica in presenza e didattica a distanza, che l'ha vista sperimentare con noi l'apprendimento collaborativo su digitale, è arrivato il tempo della sua unità didattica e poi del suo saluto.

È stato un anno particolare, che ha comportato tante scelte, perciò, anche per la fase in cui ci troviamo, la decisione è andata semplicemente su un contenuto da mettere ancora a fuoco: il discorso diretto e indiretto. 
 
Anche in questo caso, la mia gioia è stata quella di non assistere a una "lezione", ma a fasi ben distinte, centrate sull'avvicinamento al tema e sulla scoperta diretta, per poi andare alla lezione a posteriori, in cui lo spazio è stato per la metacognizione, per riposizionare e approfondire, muovendo dalle restituzioni dei lavori. 
 
Al centro un'organizzazione puntuale e la preparazione dei materiali, raccolti in una vera e propria cassetta degli attrezzi, ben studiati e realizzati con cura. 

Da parte mia, la gratitudine per avere avuto ancora una volta la possibilità di osservare che ci sono pratiche che è possibile replicare con semplicità: ciò che conta è la chiarezza che le guida e il fare proprie alcune scelte che restano fondamentali. La prima, certamente, l'apprendimento collaborativo che sappia lasciare adeguato spazio alla scoperta diretta, senza voler prevenire l'errore.

Alla proposta, chiusa in mattinata per ovvie ragioni di tempo, è seguito il saluto. Un altro distacco per noi che amiamo camminare in compagnia.

Ma alla commozione, inevitabile, accresciuta dalle parole che ci sono state consegnate, insieme a un dono per quest'anno e per ogni anno a venire, si è aggiunta la gioia di sapere che un'altra maestra motivata, competente e dallo sguardo attento farà presto ingresso nella scuola italiana.

Grazie di cuore, cara Claudia, per il tempo insieme. A te i nostri più cari auguri per la conclusione del tuo percorso universitario e per il tuo futuro da maestra.

Il nostro bene è con te. 

Un breve video fotografico che ricostruisce la "lezione" di Claudia:

 

 Al biglietto che ci è stato consegnato 

 

1 commento:

Grazie per aver lasciato un tuo commento! La pubblicazione avverrà entro le 24 ore.
I contenuti offensivi o inadeguati saranno immediatamente rimossi.