venerdì 27 gennaio 2017

Il dovere della memoria

Anche quest'anno, subito dopo essere rientrati dalle vacanze di Natale, abbiamo intrapreso un percorso sul dovere della memoria. Questa volta ci siamo fermati a Roma per conoscere i fatti di un momento particolarmente critico - il 1943, quando l'esercito tedesco entra in città e deporta migliaia di cittadini ebrei - e ne stiamo approfondendo i particolari attraverso la storia di Piera, raccontata dal bellissimo libro di Lia Levi "Il segreto della casa sul cortile".

Questa mattina, come ogni anno, alle 11.59, ci fermeremo per un minuto di silenzio e intoneremo alcuni canti per ricordare l'entrata delle truppe sovietiche ad Auschwitz.

Non vogliamo che si tratti semplicemente di un atto simbolico. Vogliamo fermarci a riflettere su ciò di cui l'uomo è stato e, purtroppo, mostra ancora di essere capace. Fermarci per affermare che ci riconosciamo nei valori di libertà e di democrazia previsti dalla nostra Costituzione, i soli sui quali è possibile costruire una coscienza autenticamente civile.
Per questo, vi chiediamo di unirvi al nostro impegno per far crescere i bambini, tutti i giovani, dentro la tolleranza, l'accettazione del diverso, coltivando sentimenti che non lascino spazio all'odio.

Primo Levi, con la sua celebre poesia "Se questo è un uomo", che fa da introduzione al romanzo omonimo, ha invitato, anche con durezza, a non dimenticare.
Io ne ripropongo la lettura anche quest'anno, con la convinzione che la memoria debba essere nostro dovere e nostro "piacere".


Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi alzandovi;
ripetetele ai vostri figli. (...)

Primo Levi

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