Quando le emozioni sono troppe, sento il bisogno di fermarmi, solo dopo riesco ad ascoltarmi con chiarezza per porgere i miei pensieri. Così è stato ieri sera dopo l'incontro che ci ha visto presenti tutti, bambini, genitori, insegnanti. Sono rientrata a casa che avrei voluto ringraziare ognuno, avrei voluto scrivere il mio pensiero, ma dovevo aspettare...
Oggi, svegliata all'alba, ho trovato le parole di Isa che hanno saputo esprimere il mio stesso sentire, un sentire che ruota attorno alla medesima parola: comunità.
Io credo che, tra tutto, la bellezza più grande del nostro incontro sia stata proprio il rendersi conto che le scelte educative che ci hanno visto affrontare mille difficoltà, superare le nostre resistenze perché i bambini fossero gruppo, perché costruissero attenzione per l’altro, hanno reso gruppo i genitori, hanno reso gruppo noi insegnanti, hanno reso un gruppo unico tutti noi. Per chi ci ha creduto e ci crede come me, è stata una constatazione straordinaria.
Quest'anno, poi, l'ho detto e lo ripeto, non è un anno facile e a volte le difficoltà rischiano di mettere in discussione alcune scelte. Così, occasioni come quella di ieri, si presentano al momento giusto come preziosi richiami.
Ci sono cose che vengono davvero prima di tutto e io credo che noi, tutti noi, dobbiamo custodire questa convinzione.
Per questo, voglio dire grazie a ogni bambino, a ogni genitore e a ognuna delle mie colleghe. Noi non abbiamo la presunzione di essere speciali, ma, proprio come stiamo insegnando ai bambini, abbiamo accolto le nostre diversità e ne stiamo facendo risorsa e abbiamo deciso di esserci, di essere insegnanti presenti e di vivere il nostro ruolo completamente, un ruolo che si completa con ognuno di voi.
Concludo ringraziando Sergio Franzin. Il suo è stato un dono bellissimo, ma, più di tutto, io gli sono grata per lo sguardo, per ciò che ha saputo vedere e restituire a tutti noi, permettendoci di andare oltre a ciò che ognuno aveva potuto cogliere. È chiaro che il valore del suo regalo – ogni suo quadro – è ben oltre il montaggio fotografico e ieri, insieme, lo abbiamo compreso completamente.
Una cosa è certa, "Preparativi di Natale", la nostra recita non recita, che ha portato sul palco bambini e maestre insieme a raccontare la nostra realtà, sarà un altro pezzo indelebile di questo viaggio...
É proprio vero, alle cose bisogna crederci, dimenticarsi di aspettare, e la bellezza ci sorprende.
Oggi, svegliata all'alba, ho trovato le parole di Isa che hanno saputo esprimere il mio stesso sentire, un sentire che ruota attorno alla medesima parola: comunità.
Io credo che, tra tutto, la bellezza più grande del nostro incontro sia stata proprio il rendersi conto che le scelte educative che ci hanno visto affrontare mille difficoltà, superare le nostre resistenze perché i bambini fossero gruppo, perché costruissero attenzione per l’altro, hanno reso gruppo i genitori, hanno reso gruppo noi insegnanti, hanno reso un gruppo unico tutti noi. Per chi ci ha creduto e ci crede come me, è stata una constatazione straordinaria.
Quest'anno, poi, l'ho detto e lo ripeto, non è un anno facile e a volte le difficoltà rischiano di mettere in discussione alcune scelte. Così, occasioni come quella di ieri, si presentano al momento giusto come preziosi richiami.
Ci sono cose che vengono davvero prima di tutto e io credo che noi, tutti noi, dobbiamo custodire questa convinzione.
Per questo, voglio dire grazie a ogni bambino, a ogni genitore e a ognuna delle mie colleghe. Noi non abbiamo la presunzione di essere speciali, ma, proprio come stiamo insegnando ai bambini, abbiamo accolto le nostre diversità e ne stiamo facendo risorsa e abbiamo deciso di esserci, di essere insegnanti presenti e di vivere il nostro ruolo completamente, un ruolo che si completa con ognuno di voi.
Concludo ringraziando Sergio Franzin. Il suo è stato un dono bellissimo, ma, più di tutto, io gli sono grata per lo sguardo, per ciò che ha saputo vedere e restituire a tutti noi, permettendoci di andare oltre a ciò che ognuno aveva potuto cogliere. È chiaro che il valore del suo regalo – ogni suo quadro – è ben oltre il montaggio fotografico e ieri, insieme, lo abbiamo compreso completamente.
Una cosa è certa, "Preparativi di Natale", la nostra recita non recita, che ha portato sul palco bambini e maestre insieme a raccontare la nostra realtà, sarà un altro pezzo indelebile di questo viaggio...
É proprio vero, alle cose bisogna crederci, dimenticarsi di aspettare, e la bellezza ci sorprende.
Un abbraccio, di cuore, a ognuno di voi.
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