Impossibile, oggi, non chiudere la mattinata con gratitudine per l'Associazione Culturale Teatrale La Cernita che ha proposto alle nostre classi la storia di Iqbal Masih, nel giorno in cui ricorre l'anniversario della sua morte.
Uno spettacolo delicato, che è stato capace di avvicinare con gradualità alla durezza della condizione del lavoro minorile fino a sviluppare empatia, tanto che i bambini hanno finito con il sentire forte la vicinanza a Iqbal e il desiderio di unirsi a lui nell'opporsi al suo padrone per riconquistare la libertà.
Davvero coinvolgente vedere le braccia dei bambini muoversi in aria seguendo i gesti di Iqbal sul telaio e sentire le loro voci levarsi con forza per accompagnarlo verso la fuga: "Qui e ora coraggio e libertà!".
Lo spettacolo si è chiuso con le domande dei bambini a cui sono seguite importanti riflessioni perché fosse loro chiaro che il lavoro minorile non era prerogativa del Pakistan ma che è stata una realtà a noi molto vicina e che, ancora oggi, ci sono luoghi in cui sopravvive nonostante ne sia stata riconosciuta l'illegalità.
Ci vuole tanto coraggio per cambiare le ingiustizie del mondo, e far conoscere le storie di chi ha saputo trovarlo è un primo importante passo per insegnare che il cambiamento è difficile, ma possibile.
Certo, resta la triste consapevolezza che tanti di coloro che hanno lottato contro le ingiustizie, hanno pagato questo coraggio con la loro stessa vita.
Uno spettacolo delicato, che è stato capace di avvicinare con gradualità alla durezza della condizione del lavoro minorile fino a sviluppare empatia, tanto che i bambini hanno finito con il sentire forte la vicinanza a Iqbal e il desiderio di unirsi a lui nell'opporsi al suo padrone per riconquistare la libertà.
Davvero coinvolgente vedere le braccia dei bambini muoversi in aria seguendo i gesti di Iqbal sul telaio e sentire le loro voci levarsi con forza per accompagnarlo verso la fuga: "Qui e ora coraggio e libertà!".
Lo spettacolo si è chiuso con le domande dei bambini a cui sono seguite importanti riflessioni perché fosse loro chiaro che il lavoro minorile non era prerogativa del Pakistan ma che è stata una realtà a noi molto vicina e che, ancora oggi, ci sono luoghi in cui sopravvive nonostante ne sia stata riconosciuta l'illegalità.
Ci vuole tanto coraggio per cambiare le ingiustizie del mondo, e far conoscere le storie di chi ha saputo trovarlo è un primo importante passo per insegnare che il cambiamento è difficile, ma possibile.
Certo, resta la triste consapevolezza che tanti di coloro che hanno lottato contro le ingiustizie, hanno pagato questo coraggio con la loro stessa vita.
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