domenica 3 aprile 2016

Pier Cesare Rivoltella: "Comunicare significa condividere"

Vi invito all'ascolto di questo interessante webinar con Pier Cesare Rivoltella che, a mio avviso, propone tante riflessioni a quanti ritengono ancora che i media possano rimanere fuori dalle nostre scuole.
Qui è chiaro che c’è un compito, nel rapporto con i media, che è tutto dell’adulto, educatore, genitore, insegnante, e che non sia possibile rinunciarci.

“I giovani sono più svelti, hanno, a volte, una maggiore dimestichezza. Non è detto che questa dimestichezza, che questa sveltezza, si traduca in una migliore comprensione, in una capacità di riflessione critica.
Da questo punto di vista, credo che la categoria degli adulti abbia ancora degli spazi di intervento e delle responsabilità da gestire, proprio in relazione a giovani generazioni che sembrano più esperte.
Io invito sempre a non confondere la dimestichezza con la comprensione significativa.
Si può essere molto svelti con i media senza comprenderne fino in fondo le logiche.
I giovani sono svelti. A noi adulti il compito di accompagnarli a comprenderne in profondità le logiche. Se ne comprendono in profondità le logiche, diventano capaci di utilizzarle per il bene.”

Nell’intervento viene segnalato anche il portale educazionedigitale.net, dove gli educatori, i genitori, gli insegnanti possono trovare tutta una serie di informazioni sui temi trattati e strumenti utili all’intervento educativo. Qui viene presentata la traduzione italiana del volume di un neuropsichiatra francese, Serge Tisseron, pensato appositamente come strumento di intervento per i genitori nella gestione virtuosa e corretta del rapporto dei loro figli con i media digitali: “3 – 6 – 9 – 12, Diventare grandi all’epoca degli schermi digitali”. 

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