Vi invito all'ascolto di questo interessante webinar con Pier Cesare Rivoltella che, a mio avviso, propone tante riflessioni a quanti ritengono ancora che i media possano rimanere fuori dalle
nostre scuole.
Qui è chiaro che c’è un compito, nel rapporto con i media, che è tutto dell’adulto,
educatore, genitore, insegnante, e che non sia possibile rinunciarci.
“I giovani sono più svelti, hanno, a volte, una
maggiore dimestichezza. Non è detto che questa dimestichezza, che questa
sveltezza, si traduca in una migliore comprensione, in una capacità di
riflessione critica.
Da questo punto di vista, credo che la categoria degli
adulti abbia ancora degli spazi di intervento e delle responsabilità da gestire,
proprio in relazione a giovani generazioni che sembrano più esperte.
Io invito sempre a non confondere la dimestichezza con la
comprensione significativa.
Si può essere molto svelti con i media senza comprenderne
fino in fondo le logiche.
I giovani sono svelti. A noi adulti il compito di
accompagnarli a comprenderne in profondità le logiche. Se ne comprendono in
profondità le logiche, diventano capaci di utilizzarle per il bene.”
Nell’intervento viene segnalato anche il portale educazionedigitale.net, dove gli educatori, i genitori, gli insegnanti possono trovare tutta una
serie di informazioni sui temi trattati e strumenti utili all’intervento
educativo. Qui viene presentata la traduzione italiana del
volume di un neuropsichiatra francese, Serge Tisseron, pensato appositamente
come strumento di intervento per i genitori nella gestione virtuosa e corretta
del rapporto dei loro figli con i media digitali: “3 – 6 –
9 – 12, Diventare grandi all’epoca degli schermi digitali”.
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