domenica 31 marzo 2019

Primi piccoli compiti autentici


Mercoledì mattina è stato uno di quei giorni in cui sono andata a scuola pensando: "Oggi mi diverto!". Non sono giorni rari, lo ammetto, mi piace la didattica che provoca. Perciò, quando so che sto portando con me un'attività che ne ha tutte le caratteristiche, non vedo l'ora di poter osservare ciò che succede.
So di averlo detto tante volte, ma se c'è una cosa che mi piace molto del mio mestiere è proprio quella di non pormi limiti in anticipo e di pensare ogni attività in modo da stimolare al massimo l'intelligenza dei bambini.
Sia chiaro, provocare vuol dire mettere in difficoltà creando le condizioni perché i bambini possano trovare la strada, perdere l'equilibrio per trovarne uno nuovo. Nel mio caso, la scelta è quella di non proporre certe attività in solitudine. Lo spaesamento che blocca non serve. Cerco quello che mette in movimento.
In ogni caso... mercoledì portavo in classe un'attività che mi veniva da un'occasione troppo ghiotta. Ad aprile abbiamo in programma tre uscite didattiche: due a teatro e una al museo.
Nonostante le tante situazioni problematiche di diverso tipo che entrano in classe ogni giorno, non avevo ancora proposto il problema in modo "formale", così mi è sembrata l'occasione migliore per farlo. Un'ottima "anticipazione" per le future attività, coerente con la mia scelta di muovermi dentro percorsi di senso.
Così, una volta in classe, chiuse più velocemente le attività che aprono la giornata (programma e routine), ho organizzato i bambini in coppie e ho proposto loro un testo sulle nostre uscite che informava sul che cosa, il quando, il dove e i costi, invitandoli a comprendere quale fosse la quota che ognuno di loro doveva portare per poter partecipare a tutte le uscite.
Durante il mese di aprile, svolgeremo tre uscite didattiche: due al teatro di Bacu Abis (il 5 e l’8 aprile) e una al Museo di Carbonia (il 10 aprile).
Al teatro vedremo due spettacoli: Iqbal e L’atlante della città.
Al museo parteciperemo al laboratorio “Amici dinosauri”.
Per partecipare ad ogni spettacolo teatrale sono necessari 4 € per l’autobus e 5 € per il biglietto, mentre per il museo occorrerà pagare solo il biglietto di ingresso di 6 € perché lo scuolabus è gratuito.
Quanti euro dovrà portare ogni bambino per partecipare a tutte le uscite?
Va precisato che ho proposto lettura e comprensione "al buio", ossia senza anticipare niente sui contenuti del documento che proponevo. Pertanto i bambini si sono trovati davanti a un testo da leggere in stampa minuscola, il cui riconoscimento abbiamo completato circa due settimane fa, in cui dovevano rilevare: l'argomento trattato, il dettaglio dei contenuti riportati, la richiesta. Potevano anche, ma non era detto, perché non lo avevo esplicitato, provare a cercare una risposta.
L'aspetto interessante è stato che, nonostante la richiesta "alta" per bambini di 6 anni, questi hanno letto e compreso nei minimi particolari e diverse coppie hanno offerto anche la risposta, pur trascurando la necessità di ripetere due volte i costi relativi all'uscita al teatro (autobus pubblico e biglietto). Una coppia, addirittura, ha cerchiato diverse informazioni, tant'è che ho chiesto loro che mi spiegassero che cosa li aveva guidati a cerchiare e sottolineare alcuni contenuti. Devo dire che non hanno saputo spiegare il perché ma, di fatto, avevano evidenziato tutte le informazioni importanti riportate nel testo: dove saremmo andati, quando, quali erano i costi...
Conclusa la prima fase, ho fatto alcune domande per accertarmi della comprensione (che, grazie all'interesse suscitato dai contenuti, è risultata assolutamente sopra ogni aspettativa) e abbiamo proceduto a una rilettura comune. A quel punto ho chiesto ai bambini - non tutti lo avevano già fatto - di provare a fornire una risposta alla domanda espressa dal testo.
Quando hanno terminato, ho riportato sulla LIM le diverse risposte. Solo alla fine, rilevato che nessuna coppia aveva calcolato due volte le spese per l'uscita al teatro, ho segnalato che dai conti fatti mancava qualcosa e ho atteso che riflettessero ripercorrendo con loro le uscite previste. È stato così che due bambini hanno colto e hanno fatto il nuovo conto sommando due volte i due importi previsti per l'uscita al teatro (bus e biglietto).
Completata questa fase, prima di registrare sul quaderno il lavoro svolto, ho detto ai bambini che si trattava di un problema matematico e mi sono trattenuta a chiedere loro se sapessero che cosa fosse un problema. Ci siamo così soffermati su tutte le tipologie di problemi che incontriamo nella vita quotidiana, diversi poco matematici ma molto curiosi e divertenti.
Subito dopo ho spiegato perché questo fosse da considerarsi un "problema matematico" e ho invitato i bambini a evidenziare ciò di cui si erano avvalsi per offrire la risposta. Perciò ci siamo fermati sulle informazioni utili (dati) che abbiamo distinto da altre riportate (come le date) ma non utili per rispondere alle domande. Abbiamo così evidenziato sul testo dati e domande e siamo passati alla scrittura sul quaderno riportando, in modo essenziale, i dati, l'operazione (così come i bambini l'avevano proposta) e la risposta. 
Per concludere, abbiamo ripercorso tutto il lavoro svolto, e ho invitato i bambini a condividere con la classe il modo in cui avevano ragionato.
Il giorno dopo, le attività sulle uscite sono riprese lavorando su un excel per registrare le autorizzazioni (trasmesse alle famiglie il giorno precedente, a fine mattinata) e le quote pervenute, così da ragionare sull'organizzazione delle informazioni in tabella (righe, colonne, celle) e osservare i tanti modi per formare i 24 €.
Primi piccoli compiti autentici.

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