venerdì 20 novembre 2015

Il diritto al gioco: la nostra indagine


Come vi abbiamo già raccontato, quest'anno, all'interno del percorso dedicato ai Diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, abbiamo deciso di occuparci del diritto al gioco.
La settimana scorsa è stata destinata a riportare alla memoria il lavoro svolto l'anno precedente, per poi avviare le nuove attività. Organizzati in gruppo, pertanto, abbiamo elaborato un questionario che abbiamo proposto ai compagni di tutte le classi della scuola (centouno), fatta eccezione per le classi prime.
Questa settimana è stata la volta di raccogliere ed elaborare i dati, prima classe per classe (con un lavoro manuale, svolto sempre in gruppo) e poi  mettendo insieme i dati dell'intera scuola (questa volta con l'aiuto del computer). É stato emozionante osservare i bambini leggere e commentare i questionari uno ad uno, dettare i dati ai compagni incaricati di registrare e vederli fermarsi a riflettere davanti a qualche incongruenza. E ancora vederli contare e tradurre i dati in grafici fino ad accorgersi, con naturalezza, che questi sono davvero uno strumento comunicativamente efficace.
Per concludere, non poteva mancare l'importante fase della "restituzione". Perciò, questa mattina, i bambini sono tornati nelle classi per far conoscere i risultati dell'indagine, consegnando a tutti i compagni il foglio contenente i sei grafici realizzati.
Si è trattato di un lavoro davvero interessante, che ha coinvolto i bambini in un percorso trasversale di cui hanno vissuto completamente ogni passaggio.
Condividiamo i risultati anche qui, lasciando a voi le riflessioni. Nella lettura, dovete tener conto che, dove era necessario, abbiamo dato la possibilità di inserire più risposte.
Sempre questa mattina, nella volontà di onorare questa importante giornata, ci siamo fermati sulle scene del breve video dell'Unicef, tratto dal film di animazione "Iqbal, bambini senza paura" che sta uscendo nelle sale proprio in questi giorni. In questo modo, sperando di poter assistere alla proiezione quanto prima, abbiamo iniziato ad avvicinarci alla storia di questo piccolo grande bambino, divenuto in tutto il mondo il simbolo della lotta contro lo sfruttamento minorile.
Grazie a Iqbal, abbiamo riflettuto sul fatto che tanti bambini al mondo, ancora oggi, vivono privati di due diritti fondamentali, quello al gioco e quello all'istruzione, proprio perché costretti a lavorare. Questa riflessione ci ha riportato anche alla storia di nonna Doloretta (la bisnonna di Matteo) che, proprio lunedì, ci ha raccontato di un'infanzia che non conosceva tempo per il gioco.
Abbiamo così imparato una cosa molto importante: ciò che per noi appartiene al passato, in molti luoghi è parte del presente. 

Indagine: cartella completa (questionario, tabella, grafici)
Alle foto (momenti della raccolta, elaborazione e rappresentazione grafica dei dati)

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