venerdì 26 dicembre 2014

Noi genitori: "Il Natale davanti ai nostri occhi"

Questa riflessione nasce per accompagnare degli auguri, in risposta a quelli ricevuti sul blog da Maestra Enrica. Nel renderla pubblica, non modifico nulla.

Sono parole splendide, con un significato “alto”, ma anche tanto semplici.
Ti sembrerà strano quello che sto per scrivere, ma il messaggio contenuto negli auguri che ci hai inviato, io lo avevo già ricevuto e accolto il giorno della recita dei nostri bambini.
Il messaggio, l’augurio, parla di speranza, di impegno, di relazioni intrise di amore, di piccoli gesti, di solidarietà e bellezza, di mente e cuore aperti al domani, di convivialità delle differenze, di suonare insieme ad altri una musica dell’anima e della mente, di realizzazione di sogni…
E i bambini, su quel palcoscenico, il loro sogno ce lo hanno fatto conoscere, un sogno che poi tanto sogno non era... perché alla fine è diventato realtà.
Ecco che per realizzare e trasformare quel sogno, perché il Natale entrasse nel cuore e nell’anima di ciascuno, i bambini hanno dimostrato, con tanto impegno, determinazione e passione, di essere dei veri artisti…di emozioni e sentimenti.
Così, in quel racconto, ci hanno fatto conoscere la speranza del domani attraverso quella immensa voglia e certezza, insieme a tanta sicurezza, di poter e voler “fare da soli”, nonostante il contesto.
Ognuno, poi, per spiegare quanto stava accadendo, doveva dare il proprio contributo, donandosi ed esprimendosi per quello che era, con le proprie idee, opinioni e convinzioni, nel totale rispetto dell’altro. Riconoscendo e accettando la diversità come una grande ricchezza perché, in verità, la diversità non soffoca, ma unisce.
Si, unisce per dare vita a quella magia del “fare insieme” in modo incredibilmente armonioso, per “suonare insieme ad altri una musica dell’anima e della mente”.
Intanto il sogno prosegue…
E ciascun bambino desidera aprirsi alla vita, al domani, per sentirsi parte viva del mondo. Un mondo che intende scoprire proprio tutto, nelle cose belle come nelle cose tristi, con coraggio, con consapevolezza e con fermezza.
Cosa dire poi dell’incanto vissuto in quel desiderio di esprimere, in una poesia, quanto è splendido amare e sentirsi amati.
Infine quel voluto “fuori programma”: goccia dopo goccia nasce un fiore, passo dopo l’altro si va lontano, con piccoli gesti. Ma importanti.
Piccoli gesti che servono per “rallentare i ritmi di vita” perché negli affanni e corse quotidiane spesso ci si ritrova a pensare troppo a ciò che si deve fare e troppo poco a quello che si deve essere e diventare.
Quel sogno-realtà, allora, ci ha proprio insegnato quello che un giorno hai scritto tu, Enrica, che: “il sogno che si sogna da solo non è altro che sogno, ma quello che sogniamo insieme è il sogno che si fa realtà. Proprio perché nell'essere condiviso con gli altri crea unione e collaborazione, porta frutto di vita e di fraternità”.
Questo è stato il meraviglioso annuncio del Natale dei nostri bambini, dove il Natale prima di tutto, se ci crediamo, siamo noi. In quello che facciamo e siamo ogni giorno, appunto, per noi e per gli altri.
Si, lo spettacolo è finito… ma nei nostri cuori e nelle nostre menti, l’emozione e la commozione provata, durerà per sempre…se questa non è straordinaria tenerezza e bellezza pura!
Tantissimi auguri di un Sereno Santo Natale vivente, composto e ricomposto, ora dopo ora, da noi...un Natale che viviamo oggi, ma che ci accompagna sempre.

Isa

Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per aver lasciato un tuo commento! La pubblicazione avverrà entro le 24 ore.
I contenuti offensivi o inadeguati saranno immediatamente rimossi.